“L'uomo è una macchina perfetta”, diceva il filosofo Cartesio... e non c'è cosa più vera di questa! Anche nel settore cosmetico, si cerca sempre più di creare prodotti in grado di interagire con le funzioni fisiologiche del corpo umano. Gli ingredienti che vengono utilizzati all'interno di creme o sieri, ad esempio, sono riconosciute dal nostro organismo e quindi sono sicure e prive di controindicazioni. Tra questi ingredienti troviamo le ceramidi, che cosa sono? Quali sono le funzioni? Scopriamolo insieme nelle prossime righe.
Cosa sono le ceramidi
Per comprendere al meglio che cosa sono e quali sono le funzioni delle ceramidi, dobbiamo fare un passo indietro e analizzare la struttura interna della nostra cute. La pelle è formata da tre stati: l'epidermide, più esterno, il derma e lo strato adiposo, quello sottocutaneo. L'epidermide è a sua volta composta da diversi strati: strato corneo (più superficiale), strato lucido, strato granuloso, strato spinoso e strato basale (più profondo). Ed è proprio all'interno dello strato corneo che agiscono e si trovano le ceramidi. Si tratta di uno strato composto da cellule morte tenute insieme da una matrice lipidica. Per semplificare la struttura interna di questo strato epidermico, possiamo immaginare le cellule come dei mattoni, sigillate tra loro con del cemento, costituito da una matrice cellulare idrofoba. Composta da acidi grassi, colesterolo e ceramidi, questo strato protettivo è impermeabile ed è in grado di prevenire l'eccessiva perdita di acqua dalle cellule e fare da barriera contro i microorganismi esterni.
Le ceramidi sono dei lipidi naturalmente presenti all'interno della nostra pelle, sono composte da un acido grasso legato a una sfingosina per mezzo di un legame carboamminico. Grazie alla loro capacità di unirsi l'una all'altra, si sviluppano in catene lineari di varia lunghezza e assumono forme estese nello spazio circostante. Le molecole di ceramidi possono essere legate diversamente tra loro a seconda della lunghezza della catena dell'acido grasso, dalla presenza di doppi legami sulle catene e dalla quantità di gruppi ossidrili (-OH) sulla molecola stessa.
Le ceramidi nella cosmetica
Nonostante i lipidi vengano spesso etichettati come negativi per il nostro corpo, sono invece fondamentali all'interno della nostra pelle. Lo strato lipidico presente nella cute è fondamentale, in quanto garantisce la funzionalità della barriera cutanea, impedendo alle sostanze dannose di penetrare in profondità nella pelle. Come abbiamo accennato nelle righe precedenti, i grassi presenti all'interno dello strato epidermico sono il colesterolo, gli acidi grassi e le ceramidi. Da qualche anno, le ceramidi, sono state impiegate anche nel settore cosmetico, con la principale funzione riparatrice della pelle. In cosmetica, le ceramidi, sono presenti all'interno di creme, oli o sieri e sono in grado di rendere la pelle più luminosa, compatta e resistente. Essendo completamente naturali, vengono riconosciute dal nostro organismo, e quindi sono prive di rischi e controindicazioni.
Le ceramidi naturali più utilizzate nel settore cosmetico sono le seguenti:
Ceramide 1: il contenuto della ceramide 1 svolge una funzione riparatrice della barriera cutanea. Questo tipo di ceramide è adatta a pelli secche e disidratate.
Ceramide 2: grazie alla capacità di questo tipo di ceramide di rendere la pelle più elastica, è adatta alle pelli secche e mature.
Ceramide 3: si è notato che questo tipo di ceramide tende a diminuire in caso di patologie legate al danneggiamento della barriera cutanea. Perciò, in caso di dermatiti o psoriasi, è importante introdurla nell'organismo per ripristinare la normale funzionalità di protezione dell'epidermide.
Ceramide 6 II: è la ceramide utilizzata più frequentemente nei cosmetici. Viene adoperata con funzione desquamativa e levigante dell'epidermide. Ha però una scarsa penetrazione cutanea, rendendo l'effetto meno marcato sulla pelle.
Successivamente, sono state sviluppate anche delle ceramidi vegetali, con funzioni identiche a quelle naturali. E sono:
Lanolina: una sostanza cerosa che deriva dalla lana delle pecore. Dopo la tosatura, la lana viene sottoposta a un processo di purificazione e successivamente utilizzata nei cosmetici con azione levigante ed emolliente sulla pelle. Può essere anche impiegata come balsamo riparatore su mani e piedi secchi o come burro cacao.
Cera d'api: si tratta di un ingrediente con origini antichissime, che risalgono agli antichi Egizi. Grazie alle sue proprietà emollienti e idratanti, formano una sorta di pellicola sulla pelle, proteggendola dalle aggressioni esterne. Ha anche una funzione antibatterica e lenitiva, che la rendono adatta a curare inestetismi come acne e segni del tempo.
Olio di Jojoba: una cera liquida che viene prodotta dalla spremitura delle foglie della pianta Simmondsia Chinensis. Applicato sulla pelle umida, questo olio è in grado di donare sollievo da irritazioni e infiammazioni, oltre alla funzione antiossidante contro l'invecchiamento cutaneo.
Cera carnauba: questa ceramide viene utilizzata maggiormente nella composizione dei prodotti make-up per labbra e sopracciglia. Estratta dalle foglie di palma di Carnauba, svolge un'azione protettiva sulla cute.
Perché fanno la differenza sulla pelle
Composte da un acido grasso e da una sfingosina, le ceramidi fanno parte della famiglia degli sfingolipidi, nello specifico compongono la loro parte idrofobica. Essi, infatti, sono composti da una testa polare (zucchero, gruppo fosfato) e da una coda apolare. Gli sfingolipidi compongono lo strato lipidico delle membrane cellulari e il primo a descriverle è stato Johann Thudichum alla fine degli anni 80. Inizialmente la loro funzione, all'interno dell'organismo, era sconosciuta, gli si attribuiva la sola funzione strutturale. Solo successivamente si è scoperto che, insieme ai fosfolipidi, contribuiscono alla capacità autoriparativa della cute. In soluzione acquosa, gli sfingolipidi tendono a disporsi con le teste ricolte verso l'esterno, a contatto con l'acqua, e le code si uniscono tra loro, verso l'interno, assumendo una disposizione a doppio strato. Anche una piccola variazione nella conformazione assunta dalle ceramidi, altera la struttura generale della cute, portando con sé problematiche che si ripercuotono sulla loro funzionalità. La prima conseguenza riscontrata da questa alterazione della barriera cutanea, è la perdita eccessiva di acqua all'interno dei tessuti cutanei. Questo porta a una disidratazione cellulare con possibili inestetismi visibili sulla pelle. La dermatite atopica e la psoriasi sono degli esempi di problematiche legate alla cute conseguenti allo stato di disidratazione dell'epidermide. A questo proposito, le ceramidi sono delle alleate preziose per la cura della nostra pelle e per questo motivo sono state inserite tra gli ingredienti maggiormente ricercati all'interno di vari prodotti di bellezza. Grazie alla loro capacità di prevenire la perdita di acqua dai tessuti cutanei, evitando la disidratazione cellulare, sono adatte alle pelli più secche e con rughe. Infatti, sono in grado di contrastare i radicali liberi, che sono i responsabili dell'invecchiamento cutaneo, rendendo la pelle visibilmente più liscia e distesa. Inoltre, fortificano lo strato corneo, mantenendo integra la funzione svolta dalla barriera cellulare, aiutando a prevenire tutti gli inestetismi correlati a un'alterazione della stessa.
Le ceramidi, sono adatte anche alle pelli più sensibili e reattive, in quanto si tratta di molecole completamente naturali e, quindi riconosciute dal nostro organismo. Una volta penetrate all'interno dell'epidermide, donano idratazione e rigenerano la pelle del viso e del corpo senza effetti collaterali.
Il nostro contorno occhi con ceramide:
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E voi usate già prodotti con le ceramidi? ✨💧
